Conosco due Giorgio Tauber: quello passionale, entusiasta, combattivo e quello dolce, sognatore, un po’ infantile. Sono come due bambini, insieme diventano un uomo solido che sa dove vuole arrivare e per questo lotta con tutte le sue forze. È strano come uno che ha l’impegno e la capacità di costruire materialmente un’idea, abbia anche il tempo di lasciarsi distrarre da certi “Pensieri Svolazzanti”, che ogni tanto, come un fanciullo, lo avvolgono e lo fanno scivolare nella poesia. Ma, tutto questo fa proprio parte del suo lavoro che è quello di immaginare nuovi mondi, luoghi di colore e fantasia che però si possono creare solo con la concretezza del lavoro e dall’esperienza